Von: ka
Villalago – Ein Waldweg in der Umgebung von Villalago in den Abruzzen ist zum Schauplatz einer ungewöhnlichen und gefährlichen Begegnung geworden.
Eine Spaziergängerin, die auf einem verschneiten Waldweg ihren Hund von der Leine ließ, begegnete plötzlich einem Bären. Beim Bären handelte es sich um „Juan Carrito“ – einen „alten Bekannten“ der Forstverwaltung des Nationalparks „Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise“.
Der neugierige „Juan Carrito“ war in der Vergangenheit bereits mehrmals dabei beobachtet worden, wie er durch das Dorf Roccaraso geschlendert war. Um solche „Besuche“ in Zukunft zu verhindern, war der 112 Kilogramm schwere, zweijährige Bär gefangen genommen, betäubt und zu einem weit entfernt liegenden anderen Ort gebracht worden. „Juan Carrito“ konnte jedoch nicht widerstehen und kehrte nach einer Reise von Hunderten von Kilometern nach Hause zurück.
Un orso gioca con un cane in Abruzzo. A riprendere la scena alcuni operai al lavoro nel borgo di Villalago #ANSA https://t.co/OPR47joDcs pic.twitter.com/xSaEzxjDaR
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) December 15, 2021
Zusammen mit einem Schäferhund, den seine Besitzerin unvorsichtigerweise von der Leine gelassen hatte, wurde er sofort wieder „Hauptdarsteller“ eines Videos. Zum Glück sahen die Tiere beide davon ab, sich gegenseitig anzugreifen. Im Video wirkt der Bär fast zahm, während der Hund – wahrscheinlich aus Angst – ausgiebig bellt. Im schlimmsten Fall hätte eine solche Begegnung aber auch in eine Tragödie münden können.
Das Video fand in den sozialen Netzwerken schnelle Verbreitung. Die Leser und Kommentatoren gingen mit der Hundebesitzerin hart ins Gericht. „Man sollte seinen Hund nie von der Leine lassen, denn wenn das Unvermeidliche passiert, ist der Bär schuld“, meint ein Leser. Eine andere Kommentatorin hingegen verlangt, dass „die Hundehalterin ausfindig gemacht und mit einer hohen Geldbuße belegt“ werden sollte. „Wie gesetzlich vorgeschrieben, müssen Hunde an der Leine geführt werden“, so die Leserin, die daran erinnert, dass der Bär ein auf europäischer Ebene geschütztes Tier ist.
Da ieri sui social è divenuto virale il video in cui un cane pastore tedesco si avvicina e interagisce con un giovane orso marsicano (l'ormai famoso Juan Carrito, esemplare che mostra da mesi un comportamento purtroppo estremamente confidente).In molte pagine e gruppi il video viene commentato come un "divertente" gioco tra il cane e l'orso, ma la realtà è ben diversa.In queste immagini è subito evidente un grande problema per la conservazione dell'orso (e di altre specie di fauna selvatica): la cattiva gestione dei cani padronali.Lasciare il cane libero di interagire con un orso crea stress e disturbo all'orso, oltre a creare potenziale pericolo non solo per il cane, ma anche per il proprietario e altre persone presenti sul luogo. È risaputo ormai come molti degli incidenti che vedono gli orsi aggredire persone (in Trentino ne abbiamo un esempio, ma diversi sono i casi simili registrati in altre aree) siano causati proprio dalla presenza di cani non al guinzaglio, che disturbando l'orso causano la reazione di questo contro l'uomo (che certamente non sa mettersi in salvo velocemente come sa fare un cane). I potenziali incidenti tra orso e uomo sono uno dei fattori che rende più difficile la convivenza e l'accettazione sociale della specie da parte delle comunità locali.Per fortuna l'orso marsicano è una sottospecie che da sempre mostra un comportamento più mansueto e meno aggressivo, anche in circostanze di forte stress, rispetto ad altre popolazioni di orso. Ma questo non diminuisce la gravità di quanto accaduto. Oltre a questo aspetto, la presenza di cani non custoditi, come rilevato da ormai numerosa letteratura scientifica, può creare danno ai selvatici in modi differenti. Predazioni (si, anche su giovani orsi), ferimenti, stress, disturbo in aree delicate, dispendi energetici per inseguimento, etc. sono solo alcune delle interazioni dannose con i cani che arrecano danno alle specie selvatiche.Speriamo dunque che la proprietaria del cane, che ha pubblicato per prima il video sui social, "vantandosi" del coraggio del suo cane, sia individuata e denunciata per disturbo a fauna selvatica particolarmente protetta, e soprattutto che si diffonda il messaggio sulla gravità di simili episodi. Una pacifica coesistenza con i i grandi predatori passa infatti anche da una buona conoscenza dei corretti comportamenti da adottare in simili situazioni.
Posted by Canis lupus italicus – Lupo appenninico on Thursday, December 16, 2021
Aber auch wenn diese Begegnung, die weder der Schäferhund noch sein Frauchen jemals wieder vergessen dürften, glücklich verlief, dürfte „Juan Carrito“ ab nun bei den Förstern für weiters Kopfzerbrechen sorgen.